Benvenuti nella dimensione dove diventare e sentirsi belle è possibile



Ogni singolo difetto in noi



è ciò che davvero ci distingue



da tutti gli altri individui...



siate fiere di voi



e gli altri noteranno solo il meglio...



sabato 12 novembre 2011

Morbida pelliccia

Uno dei must have di questo inverno 2011-2012 è di certo la pelliccia.
In tutte le sue forme, dal capospalla all’accessorio, è stata la protagonista sulle passerelle di tantissimi stilisti, e lo sarà nella vita di altrettante di noi per questa stagione invernale.
A volte vere, a volte finte, diciamo che ce n’è per tutti i gusti.
Si può indossare seguendo diversi trend, proprio come hanno fatto le maison d’alta moda che le hanno riproposte coloratissime (come visto nella collezione di Gucci), voluminose ed eleganti in colori naturali (come nella collezione di Fendi), ma anche sotto forma di applicazione su maniche e colli (come per Emilio Pucci).
Quindi voi potete adattarle al vostro stile, dal bon ton allo street style, come meglio vi suggerisce la fantasia e vi fa sentire a vostro agio.
Se amate quelle vere, spero per voi che non abbiate amici/parenti animalisti che potrebbero farvi rimpiangere di aver investito dei soldi in questo capo. E comunque ricordate sempre che esistono quelle sintetiche, con buona pace degli amanti degli animali e degli amanti del portafogli pieno.
Di certo acquistare un capo finto necessita di uno sforzo economico non così ingente e ciò potrebbe far più che piacere! Oggi tra l’altro le pellicce sintetiche sono fatte con molta cura per il particolare e nulla hanno da invidiare a quelle di origine animale. 
Io ho optato per la scelta animalista, un capospalla in pelliccia ecologica chiara, da sfruttare su un trench color viola scuro e lunghezza a metà coscia, la versione più facile da indossare perché allunga la figura e dona anche a chi non è altissima.
Il tocco in più: degli accessori coloratissimi! Open toe con plateau rosse e pochette in tinta.






Buon caldo inverno a tutti!

martedì 8 novembre 2011

Di stazione in stazione...

Avete presente quella sensazione di onnipotenza che si prova quando si intraprende un progetto nuovo in cui crediamo fermamente?
Ad essere sinceri, molto prima dell’onnipotenza, vengono tutta una serie di dubbi riguardo alla possibilità che si stia facendo un’enorme stupidaggine, ma poi questa sensazione passa e ci si veste di coraggio.
Ed è allora che si parte come un treno, sperando di arrivare alla stazione successiva senza disastrose collisioni, e così... di stazione in stazione.
Per me la fase dell’onnipotenza è arrivata la scorsa estate, quando ho messo in cantiere il progetto di iscrivermi nuovamente all’università; a settembre, poi, mi ci sono iscritta ed ho pensato che forse si trattava di una mossa stupida, ma ad ottobre sono partita come un treno.
La prossima stazione? Il “primo esame” di questo nuovo viaggio accademico.
Ho passato circa una settimana, la scorsa, sperando di riuscire a ritagliarmi dei momenti per studiare, ma il tutto si è risolto con telefonate di clienti, alle ore più disparate del giorno, richieste d’aiuto da parte dei miei genitori nell’utilizzo di quel mostro chiamato computer…e nell’assenza dal blog, cosa che mi è molto spiaciuta.
Morale della favola: per recuperare 7 giorni di inattività neuronale ho passato le ultime 36 ore chiusa in casa a studiare, sperando di saper affrontare l’imminente verifica universitaria…dunque niente di male se stasera mi sono concessa l’ora d’aria andando al cinema.
La mise per l'occasione? Come capospalla il mio cappotto preferito, verde militare, comprato facendo un affarone per i saldi di qualche inverno fa! Per dimostrarvi che gli acquisti “furbi” sono quelli che possono essere sfruttati per molti, moltissimi anni.
In vita una cintura in “fintissimo pitone” di H&M… un elemento in linea con le tendenze di questo autunno-inverno 2011-2012, a cui mi sono ispirata cercando di non esagerare.
Il borsello invece è un pensiero/regalo...appartenuto ad un uomo il cui ricordo porto fra le pieghe della pelle invecchiata dagli anni... e alle dita un anello che mi ha colpito al primo sguardo, per il colore della pietra, abbinato agli orecchini a lobo a forma di foglia.
Dunque per una serata al cinema, o per una passeggiata in centro, via con cappotto e stivali in camoscio nei colori dell'autunno! ;-)








Al prossimo post!

lunedì 31 ottobre 2011

Da 7 a 23 in 1 ora e 30 minuti!

Quello che amo di questo paese? Il fatto che in 1200 km, e 1 ora e 30 minuti di volo, puoi passare dai 7 gradi di Milano, quelli che ho percepito questa mattina alle 6:00, ai 23 del mio paesino in Puglia.
Si, perché sono nata nel tacco d’Italia e, a pensarci bene, c’é forse da intravederci un qualche segno premonitore!  
Già si sapeva che sarei nata nella terra del Primitivo, avrei portato i tacchi, ed avrei aperto un blog chiamato “Tacchi Brilli”. Se bevi Primitivo e porti i tacchi è inevitabile che si ubriachino, vi sembra chiaro no ?!? :-D
Questa temperatura insolita e la scarsa attitudine di mia mamma alla cucina, si non è la tipica cuoca meridionale, oggi ci porteranno a pranzo fuori… magari al mare.
Non posso non approfittare di questa occasione per sfoggiare la mia mise casual col mio nuovo tricot in lana a maglia larga. Quest’anno è una mania… tricot tricot tricot! Il bello di questa tendenza invernale 2011-2012 è che se ne può sempre riesumare uno vecchio, magari fatto dalla nonna, oppure chiederle di farvelo nuovo per Natale! A questo punto potreste scegliere la lana e sbizzarrirvi! I colori? Quelli che preferite!
Io l’ho preso grigio scuro e l’ho abbinato ad un paio di pantaloni skinny color ruggine. Poi un paio di cuissard color tortora un po’ country con tacco largo e borsa super capiente!
Spero vi piacerà e spero che domani abbiate, anche voi, la possibilità di andar fuori e magari sfruttare il suggerimento.
Parto per la mia missione, ardua devo dire, “pranzo fuori con mamma e papà”!
Buon appetito!





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domenica 30 ottobre 2011

Il ponte? Quale ponte?

Buona sera, non vorrei svegliare nessuno di voi dal torpore domenicale, soprattutto non vorrei farlo di soprassalto, ma credo che domani sia proprio lunedì… eh si, per chi non è riuscito a prendere un giorno di ferie, per approfittare del ponte, si tornerà in ufficio.
Per questo ho pensato a tutte quelle ragazze che saranno costrette a stare dietro ad una scrivania, creando un look formale ma facile da portare, per proporvi di farlo in modo chic.
Vi confesso che la mia riflessione è stata più ampia e, nello specifico, ho fatto due calcoli: più gente via per il ponte = meno gente in giro intorno all’ufficio = più possibilità di farsi notare nel marasma della tristissima ora d’aria fra le 13:00 e le 14:00!
Per questa semplicissima ragione, ottenuta con calcoli statistici molto avanzati, direi che è il caso di renderci carine. Senza ombra di dubbio siamo obbligate a farlo! :-)
Due colori classici: il bianco e il nero.
Dunque, tubino aderente a vita alta con camicetta da educanda e giacchina con maniche tre quarti in lana. Scarpe inevitabilmente col tacco, comode d’accordo, e sciarpona per ripararci dal freddo!
Diamoci un tono così, magari, fra le sale poco popolate delle mense aziendali, o di qualunque altro posto dove solitamente avete l’abitudine di passare la pausa, si potrebbe beccare quel tipo carino che abbiamo intravisto qualche volta ma che, circondate da “femme fatale” d’altro rango, non c’ha mai considerate nemmeno come vicine di fila al banco dei secondi.
Certo è possibile che costui non faccia parte della categoria “sfiga ti prego non starmi così vicina”, e che dunque sia bello che spalmato al sole di qualche isola tropicale…mmm…dite che 4 giorni non sono sufficienti per una vacanza da isola tropicale?
D’accordo siamo ottimiste e auguriamoci che non abbia trovato alcuna offerta, ma che sia tristemente costretto a lavorare…perché così avremmo una buona occasione per proporci come consolatrici ufficiali di lavoratori non in ferie!






Dopo di ciò, io vado a preparare la valigia! Ho un aereo che mi aspetta ;-)
Al prossimo post!

venerdì 28 ottobre 2011

Siamo forse negli anni '70?

Una fotografia in bianco e nero ed ecco un ricordo di mio padre e mio zio. Insieme in piedi che sorridono, e guardano nell’obiettivo, fieri dei loro baffi enormi e delle loro camicie con fantasie caleidoscopiche infilate nei pantaloni a campana.
Siamo per caso negli anni Settanta?
Si, siamo negli anni in cui esplodono la creatività e la voglia di progresso a tutti i costi, anni colti, pieni di ideologie. Gli anni che prediligono le novità e che ci hanno spinto a sentirci più libere di trasgredire e di esprimere noi stesse nella moda e nei costumi.
Gli anni in cui i colori dei tessuti fioriti, e i jeans a campana, rappresentano la nuova tendenza che si identifica negli "Hippie", il movimento pacifista che ha accolto tra le sue fila schiere di giovani.
E’ proprio alla fine degli anni '70, col declino della contestazione, che le varie griffe si impadroniscono del jeans, e così il famoso pantalone si diffonde tra i giovani di tutto il mondo e diventa il loro preferito, il più portato in assoluto.
41 anni dopo cosa c’entra tutto questo?
Se pensate che sia in vena di romanticherie da tempo del liceo, sia ben inteso, non è così, non fosse altro per il fatto che, purtroppo, questi anni io non li ho vissuti, essendo nata nel 1983.
Nonostante già da tempo sia di moda il vintage, quest’anno, nelle sfilate delle nuove collezioni autunno-inverno 2011-2012, alcuni stilisti hanno tirato fuori dai loro cartamodelli mises decisamente Seventies.
A tratti sembrava di vedere immagini del film "Donnie Brasco"...con un più che bellissimo Johnny Depp ed un più che bravissimo Al Pacino...ma sto divagando, loro in passerella non c'erano, e nemmeno io alle sfilate!
Ispirata da tanta originalità sono corsa a comprarmi un paio di jeans a zampa, con la vita più alta e li ho abbinati ad una giacca di velluto a costine, appartenuta a mia mamma proprio in quegl'anni, e ritrovata nell’armadio quando ero alle medie. Questo è il vantaggio di non buttar mai via nulla, forse l’unico, visto che nel frattempo sarebbe il caso di alleggerire i ripiani, gravati da troppo peso. Ho moderato il look con una camicia a tinta unita per sentirmi a mio agio.
Li ho pensati per un sabato d’autunno, un sabato passato con un mio caro amico a fare un giro in moto per i paesini dell’hinterland milanese.
Si potrebbe sfruttare l’idea per il prossimo week end, è previsto sole e temperature miti, quindi se andate in moto procuratevi un bel paio di guanti in pelle ed un foulard al collo e vi potrete calare nei magnifici anni ‘70! ;-)





Al prossimo post!

mercoledì 26 ottobre 2011

Primavera, estate, autunno, inverno...e ancora primavera!

Il mio post di oggi prende spunto da una critica che mi è stata mossa da una lettrice... colori come il beige, il rosso ed il bianco, proposti ad ottobre, in una giornata poi nemmeno tanto fredda, sono apparsi una reminiscenza troppo primaverile.
Bene, sfatiamo il mito, almeno per quanto mi riguarda, dei colori relegati ad una stagione ben precisa. Perchè in nero si va solo ai funerali, ed in rosso ad una festa per l'ultimo dell'anno, non è la mia filosofia di vita.
Questa è di certo un'estremizzazione, lo so, ma vorrei far capire a chi legge i miei post qual'è il punto di vista di questo blog: non riduciamo tutto ad un unico punto di vista perchè ognuna di voi ha il suo!
Ognuna di voi ha una personalità ed una fisicità differenti, ognuna ha una diversa predilezione per colori e forme e penso sia questo quello a cui puntare: valorizzare il vostro modo di essere.
I cloni non ci piacciono e non ci servono....a noi serve forza e personalità. Ognuna di voi è un fiore che può sbocciare, ognuna ha un potenziale immenso, non costringetelo in dettami che non vi si addicono.
La moda è uno degli strumenti di espressione della nostra personalità, prima di sceglierla, proviamo a capire chi siamo. Solo così porteremo indosso qualcosa che ci apparterrà davvero.
...Questo si chiama stile... e lo stile non è solo scarpe, borse e giacche... lo stile è pensiero, intelligenza, versatilità, cuore, passione e curiosità...

"La moda passa, lo stile resta... Coco Chanel"

lunedì 24 ottobre 2011

Lunedì al lavoro...

Come sempre il lunedì è un trauma...un trauma per tutto: svegliarsi, vestirsi e, alla meglio, vestirsi senza aver pescato a casaccio nell'armadio! :-)
Io di solito provvedo alla scelta di cosa indossare la sera prima...non perchè voglia fare la secchiona, ma perchè in effetti di primo mattino faccio scelte poco ponderate. E si sa, negli affari di cuore e nello stile, le scelte poco ponderate, spesso, portano a risultati scadenti.
Mentre per il primo ambito non si può fare granchè, siamo donne mica calcolatrici di funzioni matematiche, per il secondo qualche accorgimento non fa mai male!
Per una giornata lavorativa standard, in cui non devo incontrare clienti da ammaliare, mi piace essere easy e usare capi basic, stiamo pur sempre andando in ufficio, coordinati con capi più sfiziosi. Il capo sfizioso per eccellenza, nel mio armadio, è la giacca... 
Oggi ho messo insieme ad un pantalone a sigaretta, di taglio maschile, una camicia bianca in seta ed una giacca anni '80, di quelle con le spalline larghe e corte alla vita.
Le scarpe dotate di tacco, ma comode... e se qualcuna di voi pensa che le due cose, insieme, non si possano coniugare vi assicuro che, con un po' di esercizio ed un'andatura che non somigli a quella dei repper americani, si può camminare sui tacchi anche senza torturarsi!
Infine la borsa enorme, una sacca in pelle traforata, all'interno della quale, spesso e volentieri, non trovo nulla di ciò che mi serve, ma che può contenere il mondo...e questo mi basta!
Aspetto le vostre opinioni!



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